Ghali torna nella sua scuola ...

Ghali regala un sogno agli alunni della Scuola Iqbal Masih
Il nostro primo concerto, Gran teatro, grazie a te.
Il 12 settembre 2025, proprio nei primi giorni di scuola, la scuola media Iqbal Masih ha
riaccolto un suo ex alunno. Tutti erano entusiasti nel vedere il cantante Ghali. Lui per
primo tornando nella palestra, tra gli ambienti e l’atrio, fu invaso dai ricordi del passato.
In giardino ad accoglierlo c’era l’intera scuola.
I ragazzi erano entusiasti nel vederlo la prima volta dal vivo.
Visto che fuori c’era un bel tempo tutti i ragazzi dell’istituto, seduti per terra, erano pronti:
palco, poltrone, microfoni, classi fermi in attesa. Appena Ghali salì sul palco ci fu un
boato fortissimo. I ragazzi erano seduti nel campo esterno con carta e penna per
appuntarsi ogni respiro della star e intorno a loro c’erano i professori, più un folto staff
per proteggere il cantante e filmare la scena, c’era insieme al cantante, l’intervistatore,
lo scrittore Jonathan Bazzi. Amici da tanto tempo, i due erano lì per dialogare e a
rispondere alle domande degli studenti.
Ghali ha confidato che gli non piaceva il suo nome perché era diverso dagli altri, raccontò
che da piccolo notava la propria diversità, anche culturale per via della sua religione. Era
diverso dagli altri sia dentro che fuori, cosa che a volte lo demoralizzava. Però era bravo
a cantare, ma anche a scrivere temi, scriveva testi e faceva dei graffiti. Infatti fuori da
scuola lui era appassionato di graffiti, sia belli che vandalici, con le tag; in ogni caso voleva
esprimere i sentimenti che provava. Uno dei suoi idoli era lo street writer di nome Bros.
Ghali riuscì addirittura a convincere le sue professoresse a commissionare un graffito a
Bros sulla facciata della scuola, ora quel graffito non c’è più, ma ne rimane uno esterno più piccolo e uno all’interno, verso la sala professori. Già da questo episodio si capisce
che fin da piccolo Ghali emergesse come un personaggio carismatico.
Lui voleva molto bene a sua madre, Amel, un nome bellissimo, vuol dire “speranza”.
Raccontò che era una donna single ormai da tanti anni, lei gli fece sia da madre che da
padre. Ghali spiegò anche che la madre l’aveva sempre sostenuto; senza prenderlo per
pazzo, quando le disse che voleva fare il cantante, anzi era molto fiera di lui.
Per lui la musica era ispirazione, allegria, già dalla quarta elementare scriveva piccoli
testi. Prendeva ispirazione dai suoi cantanti preferiti come Eminem e tanti
altri. Cominciò a scrivere testi sulla sua vita, di come sentiva lui e di tutte le cose che
viveva: belle e brutte. Nei suoi testi, Ghali, racconta la politica, il razzismo e il suo passato difficile. Ghali dedicò diverse canzoni alla madre Amel e una alla volta la fece salire sul
palco presentandola ai suoi fan.
Ghali, fin da bambino aveva un cuore d’oro, però purtroppo veniva preso in giro da
ragazzi che nella vita non facevano niente di buono. L’infanzia non è stato un periodo
facile, infatti il padre di Ghali venne arrestato il primo giorno di scuola media, senza mai
fare ritorno.
Alcuni non credevano in lui e dicevano: “smetti di fare musica non sei capace“, ma lui
continuò. I ragazzi hanno imparato da Ghali a non arrendersi mai e a continuare sulla
propria strada, anche se si hanno dei momenti difficili o ci si trova in una situazione
complicata. Si può sempre migliorare.
Mai arrendersi ai propri sogni, è questo che ha portato Ghali ad arrivare dov’è adesso. I
ragazzi hanno domandato anche quale fosse il rapporto con i prof. “La scuola è una
fortuna” ecco la frase che il mondo dovrebbe sapere, perché “non tutti hanno questa
fortuna” ha detto.
Ghali era un ragazzo con forti emozioni, aveva avuto qualche scontro, anche se due sue
insegnanti delle medie l’hanno abbracciato e ricordato con molto affetto e stima.
Comunque, grazie ad alcune prof. come quella di italiano in particolare, che leggeva i
suoi temi alla classe, si è sentito apprezzato. In prima media aveva già la sua playlist
musicale e, con i compagni, facevano battaglie di freestyle. In prima media aveva già
scritto qualche canzone, prendendo spunto da ogni cosa (un colore, una pianta, un
profumo…). Per scrivere i testi delle sue canzoni si metteva di sera tardi nel giardino,
sotto casa sua, in effetti aveva bisogno di concentrazione e di molto silenzio per poter pensare.
Tutti gli alunni sono stati felici che fosse tra loro; alcuni studenti hanno fatto delle
domande per farsi raccontare com’era il quartiere di Baggio. Non era un quartiere facile
vent’anni fa, ma lui è molto affezionato al suo quartiere. La canzone “Cara Italia”
rappresenta il genitore che il cantante ha trovato a Milano, insieme al conforto e
all’accoglienza. Ghali nei suoi testi mischia francese, arabo e italiano.
Ghali ci ha insegnato tante cose: siamo tutti uguali, bisogna credere sempre in noi stessi,
andare avanti anche nei momenti difficili.
Le parole di Ghali, nei suoi testi, toccano molto perché da tutto quello che ha passato,
che non è poco, è riuscito ad arrivare fino a qui. Nel 2022, il cantante venne inserito in
una classifica tra le 100 persone nel mondo che potrebbero cambiarlo. Ghali dopo l’intervista ha invitato tutta la scuola, alunni, professori e tutto il personale
scolastico al suo spettacolare concerto “Gran Teatro“ a Rho Fiera. Per molti era il primo
vero concerto della loro vita.
Grazie ancora.
Alcune riflessioni direttamente dei ragazzi
• Ci hai fatto vivere un momento speciale tutti insieme, con la tua musica e le tue
parole. Ci hai fatto viaggiare con la fantasia.
• Riesci a trasformare in emozioni e bellezza ciò che crei che parla direttamente al
cuore.
• Anche nei momenti disperati si può lo stesso vedere la luce.
• Hai portato il passato con te stesso per ricostruirlo. Sei un'ispirazione per tutti.
• La speranza non è un lusso ma un diritto, hai dato voce a coloro che non riescono
a parlare. Hai trasformato i tuoi problemi in canzoni.
• Nel salvare te stesso hai anche salvato gli altri.
• Parlare non è l’unica lingua, perché esiste anche la musica, sei un esempio per
tutti!
• Anche se nella vita ci sono molti problemi, si può arrivare a fare qualsiasi cosa;
nei tuoi testi affronti tematiche sociali che sono vicine ad alcuni di noi.
• Ascoltandoti, mi hai fatto imparare cose preziose e grazie alle tue canzoni tutti
possiamo lottare per qualcosa.
• Non è stato sempre facile, ma tu hai sempre tenuto duro; quando eri piccolo, eri Non è stato sempre facile, ma tu hai sempre tenuto duro; quando eri piccolo, eri
molto fantasioso ed eri molto appassionato di street art.
• Hai dato voce a coloro che non riescono ad esprimersi, hai trasformato i tuoi
problemi in canzoni e anche nei momenti disperati hai portato il tuo passato con
te, dando un'ispirazione a tutti i ragazzi e ragazze.
• Ci hai fatto vivere un'esperienza meravigliosa con la tua musica, riesci a
trasmettere diverse emozioni con la tua voce.
• Ci hai insegnato che se nella vita ci sono problemi si può, con impegno,
raggiungere i propri sogni, anche perché nei tuoi testi affronti tematiche che sono
simili a esperienze altrui.
• Non è stato sempre facile ma hai tenuto duro, nei momenti più difficili riesci a
trasformare emozioni in bellezza e ciò che crei arriva direttamente ai nostri cuori,
perché la speranza è per tuttiLa scuola è importantissima, perché ci sono bambini e bambine che purtroppo
non hanno la possibilità di andarci.
Un grazie immenso.
Ti ringraziamo di cuore davvero, il tuo concerto è stato indimenticabile.
Dalle alunne e dagli alunni dell’Iqbal Masih





